Ci risiamo, è partita la gara a chi scagazza di più nel giardino di YouTube, perché la storia del ragazzo che diceva “al lupo!” per scherzo purtroppo non l’ha ancora inventata nessuno. A sto giro il grande scandalone riguarda un servizio semisconosciuto di YouTube, la “modalità con restrizioni”, tramite la quale YouTube è accusata di censurare i contenuti lgbt. Ma è davvero così? :::SPOILER ALERT::: Non proprio, ma non è così semplice, come sempre.