In una campagna referendaria eccitante quanto togliersi i denti a mani nude, una delle ultime battute era stata l'annunciata interrogazione parlamentare in merito a un possibile “piano” del Movimento 5 Stelle, che prevedeva, secondo qualche delirio febbrile, che il partito pagasse delle cellule trollistiche che si attivassero sul web per denigrare e diffamare i propri avversari politici. Si è addirittura scomodata la magistratura. Bene, il risultato: era la moglie di Brunetta. Ne parliamo?